Cos'è sonetto 18 shakespeare?

Sonetto 18 di Shakespeare: "Shall I compare thee to a summer's day?"

Il sonetto 18, "Shall I compare thee to a summer's day?", è uno dei più famosi dei 154 sonetti scritti da William Shakespeare. Fa parte della sequenza dei Sonetti di Shakespeare e, in particolare, appartiene ai cosiddetti "Sonetti del Bello", indirizzati a un giovane di elevata bellezza e status sociale.

Il tema centrale del sonetto è l'immortalità attraverso l'arte. Il poeta si propone di rendere eterno l'amato, superando la fugacità e l'imperfezione dell'estate, attraverso la potenza della sua poesia.

Struttura e Analisi:

  • Prima Quartina: Il sonetto si apre con la celebre domanda retorica: "Shall I compare thee to a summer's day?" (Devo paragonarti a un giorno d'estate?). Immediatamente, il poeta esprime le limitazioni di tale paragone, poiché l'estate è soggetta a cambiamenti e imperfezioni.
  • Seconda Quartina: Vengono esposti i difetti del giorno d'estate: è troppo breve ("Short hath all too short a date") e può essere offuscato da venti impetuosi ("Rough winds do shake the darling buds of May"). Il sole stesso può essere troppo caldo ("Sometimes too hot the eye of heaven shines") o oscurato ("And often is his gold complexion dimm'd").
  • Terza Quartina: Il poeta contrasta l'instabilità e la caducità dell'estate con la bellezza duratura dell'amato. La bellezza dell'amato è descritta come "eternal summer" (estate eterna) che non svanirà ("Thy eternal summer shall not fade"). La morte non avrà potere su di lui ("Nor lose possession of that fair thou ow'st"). Né potrà vantarsi di averlo fatto vagare nella sua ombra ("Nor shall Death brag thou wander'st in his shade").
  • Distico Finale: Il sonetto culmina con una dichiarazione audace: finché gli uomini potranno respirare e gli occhi potranno vedere, la poesia continuerà a vivere e, con essa, la bellezza dell'amato ("So long as men can breathe or eyes can see, / So long lives this, and this gives life to thee.").

Temi Principali:

Significato e Influenza:

Il sonetto 18 è diventato uno dei più amati e citati della letteratura inglese. La sua accessibilità, la sua bellezza e la sua potente affermazione sull'immortalità attraverso l'arte ne hanno garantito la longevità e l'influenza culturale. Continua a essere studiato e ammirato per la sua maestria linguistica e la sua profondità tematica.